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La relazione tecnica di compravendita di un immobile a Firenze, Prato e Pistoia 

relazione tecnica di compravendita firenze prato pistoia
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La relazione tecnica di compravendita Firenze, Prato e  Pistoia, a volte chiamata nota tecnica integrata, è un documento redatto da tecnico abilitato (ingegnere, geometra o architetto), volto alla verifica della conformità urbanistica e catastale di un immobile oggetto compravendita.

Quando è opportuno redigere una relazione tecnica di compravendita?

Premettendo che non esiste una norma che rende obbligatoria la relazione tecnica di compravendita, è sempre opportuno redigere una relazione tecnica di compravendita prima dell’acquisto o vendita di un immobile. La relazione tecnica di compravendita accerta la conformità dell’immobile secondo i titoli edilizi rilasciati e verifica la situazione catastale attestandone lo stato di correttezza. Questo permette di tutelare sia la parte venditrice, che deve garantire lo stato dell’immobile, sia la parte acquirente che potrebbe riscontrare in seguito anomalie tecnico/burocratiche. Si deve sempre ricordare che un immobile può essere oggetto di compravendita solo se è conforme ai titoli edilizi rilasciati e se la situazione catastale è corretta. La mancanza di questi requisiti può portare anche all’annullamento della compravendita stessa, facendo scaturire problematiche legali a volete catastrofiche. E’ importante avere una relazione tecnica di compravendita quando si acquista una casa all’asta.

Cosa deve verificare la relazione tecnica di compravendita?

Il professionista che redige una relazione tecnica di compravendita deve effettuare i necessari accessi presso i pubblici uffici per la verifica documentale, (di solito Comune competente e Catasto provinciale), accede poi nell’immobile per effettuare le necessarie misurazioni e riscontri circa lo stato di fatto.

Stende poi la relazione tecnica di compravendita, riportando:

  • La Conformità Urbanistica-edilizia
  • La Regolarità Catastale.
  • La presenza della certificazione di agibilità o abitabilità

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    Che succede se Relazione tecnica di compravendita non rileva la regolarità?

    Qualora al termine della relazione si ravvisi la mancanza di regolarità edilizia e/o catastale, si dovrà procedere alla valutazione delle possibili soluzioni.

    E’ giusto chiarire che non tutte le irregolarità edilizie possono essere oggetto di sanatoria. In generale sono quasi sempre sanabili  con una cila gli abusi riguardanti le modifiche interne (spostamento tramezzi, accorpamenti e divisioni), come quelle che non comportano aumento delle superfici e dei volumi. Per le opere più “pesanti”, ad esempio ampliamenti, sopraelevazioni cambi d’uso, le cose possono esse molto più complicate. In tali casi si dovrà verificare se sussistono tutti i necessari requisiti urbanistici ed edilizi, (es. volume edificabile in caso di ampliamento), ma anche la presenza di vincoli ambientali e non ultima la regolarizzazione in termini statiti e sismici. Inoltre, per perdere irregolarità, le sanzioni amministrative in caso di sanatoria sono solitamente molto onerose.

    Quanto costa la relazione tecnica di compravendita a Firenze, Prato e Pistoia

    Inutile ribadire che non può esistere un costo definito per l’elaborazione della relazione tecnica di compravendita. Vanno considerate molte variabili. Tra cui  la complessità e dimensione dell’immobile e la difficoltà di reperimento della documentazione. Infatti  il numero di accessi necessari presso gli uffici comunali preposti (ad es. non tutti i venditori sono in possesso di copia dei titoli edilizi). Ricordiamo poi che, con la relazione tecnica di compravendita, il tecnico certifica a garanzia delle parti la totale regolarità dell’immobile caricandosi delle relative responsabilità in ambito civilistico. Quindi si può indicare un valore medio in condizioni “ottimali”   compreso tra i 400 ed i 600 € per un appartamento di medie dimensioni.